A che punto bisogna uscire dalla relazione di coppia?

Partner è il nostro specchio Molte persone mi hanno contattato nel momento in cui si sono trovate in una crisi di coppia. Con questo articolo ho intenzione di darti consigli concreti da poter identificare se è il momento giusto per uscire da una relazione amorosa se pensi di non amare più il tuo partner. Come conoscersi meglio? Il proposito di ogni relazione (come ho scritto nei miei precedenti articoli) non è solo quello di fondare una famiglia, stare nel’intimità e passare del tempo insieme. Una relazione intima ha uno scopo molto più profondo. Attraverso la persona con cui siamo in relazione abbiamo una grande opportunità di conoscere noi stessi, la nostra natura divina come anche il nostro ego (energia grossolana oscura fatta di condizionamenti ed emozioni con cui la nostra anima non è in accordo). Quando una persona si trova nella prima fase di una relazione e sente la magia di innamoramento, di solito cade nella trappola di pensare che il partner sia responsabile di quella meravigliosa sensazione. Quello che realmente accade è che una persona proietta su un partner l’amore che è l’essenza del suo se autentico. Quando invece sorgono problemi e la relazione entra nella seconda fase, in quel momento si verificano di solito le separazioni ed l divorzi.. Ciò che accade realmente è che i partner proiettano l’uno sull’altro le loro false credenze ed emozioni che sono emerse a seguito di tali credenze. Che cosa succede quando la relazione si interrompe nella seconda fase? Se la persona non comprende la propria responsabilità nella creazione del problema con il partner, nella relazione successiva si troverà la stessa dinamica. Un’altra persona, stessa storia. Perché? Perché la persona non si è assunta la responsabilità dei propri pensieri e delle proprie emozioni che hanno generato la rottura con il partner e non si è data l’opportunità di perdonare autenticamente, cioè di cambiare la visione e la percezione del problema. Nel conflitto si ha una grande opportunità di cambiare la percezione di se, del partner e dell’intera situazione.scegliendo di adottare il punto di vista che il vero se ha sull’intera situazione. La nostra essenza è l’amore Possiamo concludere naturalmente che non bisogna lasciare la relazione quando è in crisi Perché nel momento in cui si verifica una crisi, le persone hanno l’opportunità di prendere coscienza dei loro pensieri giudicanti e delle loro emozioni pesanti. Questo processo porta una grande presa di coscienza che il partner è solo uno specchio in cui si riflettono le parti di se stessi che si sono inconsapevolmente represse o criticate. Solo in quel momento si verifica un’autentica trasformazione e la realizzazione che siamo tutti esseri spirituali fatti di amore. Quando un partner che è stato oggetto di critiche si riesce a guardare di nuovo con gli occhi pieni di amore,ci si rende conto che l’amore è l’essenza di chi guarda e non l’oggetto dell’osservazione. Solo allora si può scegliere di rimanere o andare via. La scelta sembrerà quindi il prossimo passo naturale che condurrà una persona verso nuove esperienze con il partner attuale o un altro e queste nuove esperienze non saranno una ripetizione di vecchi problemi ma un riflesso di sentimenti sublimi dell’ essere autentico e spirituale che è il pilastro di tutti noi..
Ho contattato la mia anima con un abbraccio

Il momento in cui ho incontrato l’uomo della mia vita 30 maggio 2019 ho festeggiato 13 anni di relazione e 10 anni di matrimonio con Andrea. La bellissima giornata trascorsa insieme mi ha ispirato a condividere con voi un’esperienza meravigliosa che è accaduta il 30 maggio, 13 anni fa. L’eterno in un momento È stato un abbraccio. Non un abbraccio comune ma qualcosa che non avevo mai sperimentato prima. Ciò che era straordinario in quell’abbraccio era la sensazione che il corpo non esistesse più e che le due anime si unissero completamente attraversando le barriere dello spazio e del tempo. In quel momento il tempo si era fermato facendo durare quell’istante un’eternità. Avevo la netta sensazione di essere entrata in contatto con la mia anima attraverso quell’abbraccio. In quel momento mi sono ricordata chi ero, molto bene e con molta chiarezza. Com’era possibile? La risposta che mi sono data è stata molto logica. L’incontro con Andrea è accaduto sei mesi dopo l’inizio della mia profonda trasformazione attraverso il lavoro su di me e in seguito al rilascio di tutti quegli strati e maschere che non mi permettevano di essere in contatto con me stessa. Per la prima volta nella mia vita mi è stato chiaro che potevo relazionarmi con ogni persona e situazione attraverso due aspetti. Abbiamo sempre a disposizione due possibilità: guardare il mondo con gli occhi dell’ anima o attraverso l’ego (insieme di false credenze ed emozioni negative che abbiamo costruito nel corso della nostra vita). Ciò che sperimentiamo come esperienza è diverso come il giorno e la notte. Quando guardiamo il mondo, le persone e le situazioni attraverso la nostra anima le esperienze sono piacevoli, belle, magnifiche. Con ego ci sentiamo male Non possiamo evitare la presenza dell’ego, ma possiamo coscientemente lavorare per riconoscerlo e scegliere la connessione con l’anima come la cosa più importante nella nostra vita. È fondamentale essere consapevoli che la connessione con l’anima mentre siamo nel corpo fisico non può essere sostenuta costantemente, 24 ore senza sosta. Ma può essere più frequente e durevole. La relazione di coppia in modo particolare attiva gli aspetti egoici della persona ed è anche uno degli strumenti più potenti per riconoscerli e trasformarli. La mia relazione con Andrea in questi 13 ani di vita assieme mi ha permesso di riconoscere e conoscere la mia ombra (ego) e di percepire la presenza della mia anima. Ho anche imparato che è possibile essere felici in coppia e ho potuto apprezzare il valore di una relazione duratura basata sui valori autentici come rispetto, fedeltà e crescita.
Il perdono porta le più grandi lezioni di vita

Perdonate per ritrovare la pace Dicono che il più grande dono che possiamo fare a noi stessi è il perdono. Tuttavia perdonare è tutt’altro che facile. Così dicono tutti coloro che hanno fatto quest’esperienza aggiungendo anche che il perdono è un atto liberatorio e salutare nello stesso tempo. Nel mio lavoro come life coach uso molto il proceso di perdono e ritengo che sia fondamentale comprendere il suo vero significato. Perdonare vuol dire rilasciare il carico emozionale legato ad un avvenimento e alle persone del passato che si ritiene fossero stati la causa del dolore e della sofferenza della persona. Perdono non signidica giustificare i comportamenti sbagliati e non è neanche legato alle persone e alle situazioni che erano, secondo la valutazione della persona che soffre, la causa del suo malessere. Il perdono ha a che fare esclusivamente con la persona ferita che sarà in grado di liberarsi attraverso il processo di perdono dalle emozioni pesanti. Se il processo di perdono è stato fatto correttamente le persone arrivano ad una grande liberazione e alla consapevolezza che a generare il conflitto non era responsabile solamente l’altra parte ma tutte le persone coinvolte. In quel momento la persona che si sentiva arrabbiata e triste non si pone più neanche la domanda se era giusto o no perdonare tutti. Ci arriva in maniera spontanea e facile. Sarebbe importante almeno essere disposti a perdonare perchè il carico delle emozioni pesanti è molto dannoso per la salute fisica e spirituale. Perchè è importante perdonare e che cosa porta il perdono? Il perdono permette di liberarsi dalle emozioni negative pesanti che sono molto dannose per tutte le sfere della vita (salute fisica, abbondanza finanziaria, rapporti con se stessi, con la famiglia, con i colleghi, con gli amici e espressione creativa sul lavoro). Il perdono è importante perchè permette alla persona di riconettersi con il suo vero, autentico se spirituale e di liberarsi dalla visione ristretta e vittimistica della vita. Tutto questo porta la persona a vivere liberamente e di creare consapevolmente le sue esperienze con gioia e in sintonia con i valori spirituali di amore, pace, gioia, onestà, fiducia e rispetto. Quando si arriva a comprendere il vero significato di perdono, esso diventa il fattore fondamentale perchè porta ad una totale comprensione della vita stessa. Quando le persone riescono ad attraversare il processo di perdono nella maniera corretta, diventano padroni delle proprie emozioni. Un’altra cosa a cui arrivano è la consapevolezza che ogni esperienza che hanno vissuto era lì per insegnare loro una lezione di vita e riescono ad uscire dal circolo vizioso del giudizio. Comprensione profonda che il dolore era lì per portare la persona verso la sua verità ed identità spirituale è uno dei più grandi doni che la persona si concede con il processo di perdono. Come possiamo sapere se abbiamo perdonato veramente? Quando, pensando alle persone e alle situazioni del passato non si sentono più le emozioni negative. Questo è il primo passo. Il secondo passo è quando si ha la chiara percezione che le altre persone non sono responsabili per come ci sentiamo e così la persona si riprende il proprio potere e diventa l’artefice della propria gioia o della propria sofferenza. Il terso passo è avere la chiara percezione che il conflitto era generato da tutte le parti coinvolte e che ognuno ha avuto la responsabilità nel generarlo.
Sofferenza vista da un’altra prospettiva

La riscoperta di se stessi Adoro il Sole. Sempre di più. Il Sole rappresenta la purificazione, l’energia, la Vita stessa. Quando c’è il Sole tutto appare più bello, I colori sono più vividi, le persone sembrano più felici. E tutto quello non è casuale. Senza l’energia solare la Vita sulla Terra non potrebbe esistere. Sole simboleggia anche il contatto con la spiritualità, con il nostro vero Se che è fatto di Amore Incondizionato, di luce pura. Mentre stavo sdraiata sulla spiaggia leggendo il libro di Daniel Lumera “ I sette passi del perdono”, arrivai ad un paragrafo dove si parlava del Sole. Mi colpì la spiegazione legata al Sole perché descriveva esattamente quello che avevo riscontrato nelle mie ricerche sui risultati ottenuti dalle persone che seguo. Il punto di vista del Sole Lavorando con le persone da tanto tempo ho osservato molto attentamente quello che permette loro di uscire definitivamente dai conflitti nella relazione di coppia, con i genitori, i figli, i parenti, i colleghi. Quello che mi ha colpito nel libro di Lumera era il “punto di vista del Sole”. Diversamente dalla prospettiva della Terra, dove esistono il giorno e la notte, la gioia e la sofferenza, la vita e la morte, se si osserva la vita dalla prospettiva del Sole cambia completamente quello che si vede. Il Sole non conosce l’alba ed il tramonto.Si apre la possibilità di osservare le dinamiche dei conflitti da un angolo diverso, neutro. La dualità scompare e gli opposti diventano unità. Se partiamo dal presupposto che l’ombra, l’ego (Energia Grossolana Oscura) sia un contenitore dei pensieri e delle emozioni che chiamiamo negativi e che sono stati generati in seguito ad un’ errata interpretazione della realtà che non si ricordava della nostra essenza spirituale, il nostro vero Se che è fatto di amore incondizionato si può collegare con l’energia del Sole. A questo punto possiamo dire che l’ombra esiste per testimoniare la presenza del Sole. La parte oscura che ogni essere umano possiede e della quale è raramente consapevole, permette attraverso la conoscenza, l’accettazione e trasformazione della stessa il contatto con il proprio vero Se. Come dire, per riuscire a sentire il calore del Sole è necessario attraversare la nube nera. Tutto quello che si osserva dalla prospettiva del Sole sembra luminoso. Quando si lavora per superare i conflitti nelle relazioni interpersonali, è necessario attraversare la nuvola nera dell’ego sentendo la carica emozionale che si è generata nel conflitto, lasciarla andare e solo allora assumere la posizione, il punto di vista del Sole. Da quella prospettiva diventa chiaro che ogni persona coinvolta nel conflitto aveva la propria responsabilità, aldilà del ruolo che avevano assunto, vittima oppure carnefice. Il viaggio verso i rapporti armoniosi La comprensione dell’accaduto e l’assunzione della responsabilità è l’unica strada per uscire definitivamente dai conflitti nelle relazioni interpersonali. Questo è possibile solamente quando si osserva il conflitto dalla prospettiva del Sole dove non si può più tenere l’accusa nei confronti dell’altro come l’unico responsabile per aver generato il conflitto. Il nostro vero Se è in grado di comprendere che coloro che ci hanno ferito hanno agito non per cattiveria ma per ignoranza (mancanza di conoscenza). Invece l’ego, che non conosce la verità spirituale, è in grado di osservare l’accaduto dalla polarità della vittima accusando gli altri oppure come carnefice caricandosi con i sensi di colpa. Conoscere nuovamente se stessi Dalla prospettiva del Sole si ha una visione più piena della Vita. Scompare l’etichetta “buono” e “cattivo”, “positivo” e “negativo”. Si ha la possibilità di guardare alla sofferenza da un’angolazione totalmente diversa. Si possono osservare coloro che soffrono non più come “poverini” ma come le Anime forti che hanno scelto la sofferenza per imparare ed evolvere. Se assumo una totale responsabilità per quello che mi succede sarò in grado di rispettare anche coloro che stanno soffrendo in questo momento perché divento consapevole della loro scelta di quell’esperienza. Il lavoro su di se dovrebbe portare l’individuo a togliersi dall’identificazione dall’Energia Grossolana Oscura (ego) e di comprendere che non è quell’insieme di emozioni e pensieri negativi che si era costruito mentre interpretava gli eventi in una maniera limitante. E’ inevitabile, prima o poi, intraprendere il viaggio verso la riscoperta di se stessi e rendersi conto che si è nient’altro che il Sole che ha vissuto una grande parte della propria vita dietro la nuvola nera pensando che era quella. Dalla prospettiva della nuvola nera non è possibile uscire definitivamente dai conflitti con gli altri ne essere appagati profondamente e vivere in abbondanza di gioia, salute e amore. Cogliete l’occasione che l’estate offre di assorbire tanta energia Solare e ricordatevi che voi siete quella forza, quell’amore e quella gioia. Riflettete anche che sensazioni si svegliano con la luce del Sole e come appaiono gli eventi se si osservano dalla sua prospettiva . E se vi sentite pronti ad intraprendere il lavoro su di voi e imparare come spostare la nuvola nera, vi aspetto con le braccia aperte per aiutarvi a sentire sempre di più il calore del vostro Se autentico. Con amore
Abuso psicologico nella relazione di coppia

Perché le donne non se ne vanno dalle relazioni disfunzionali? Ogni volta che una persona nuova mi contatta e mi chiede aiuto perché sta vivendo un problema (e più delle volte sono le donne che non sono felici in una relazione di coppia) per me è come ricevere una conferma di quanto è importante la professione che ho scelto e che amo con tutta me stessa. Ci sono tantissime persone che non riescono a intravedere una via d’uscita dalla situazione nella quale si trovano. Ci sono pochissime donne che sono realmente e profondamente felici nella relazione di coppia e nel matrimonio. Spesso mi dicono che gli uomini si comportano in maniera disinteressata nei loro confronti, smettono di essere romantici, pensano solo al lavoro, non aiutano in casa. Quelli sono problemi classici che inevitabilmente subentrano nelle relazioni durature dopo il primo periodo di innamoramento. Invece ci sono altri segnali, più subdoli ma molto pericolosi che le donne captano e che interpretano come problemi. Invece si tratta di violenza psicologica che quasi mai viene compresa come tale perché non evidente come quella fisica. Di che cosa si tratta? Per esempio, quando è evidente che un uomo mente dicendo che sta uscendo con gli amici, lasciando la donna da sola ad aspettarlo fino alla notte fonda. La violenza psicologica si può riconoscere quando uomo offende la donna ferendola direttamente nel suo valore. Ho avuto un caso dove una mia cliente mi aveva raccontato che il suo partner evitava di uscire con lei perché riteneva che fosse molto grassa quindi non presentabile. Non solo, le diceva anche che era poco capace e non molto intelligente. Mi capita di incontrare e di lavorare con tantissime donne che sopportano la violenza psicologica per anni accontentandosi con briciole di attenzione. In più spesso giustificano il partner dicendo che lui in fondo le vuole bene e sperando che un giorno lui cambierà. Di che cosa si tratta e perché le donne sopportano tutto quello? Parliamoci chiaro, apparentemente queste donne sembrano donne di successo, laureate, curate, con un buon lavoro. Perché allora non abbandonano la relazione e perché non lasciano quell’aggressore così subdolo? La risposta sta nella mente subconscia, laddove sono registrate le convinzioni e le emozioni che hanno fatto da calamita e attratto un comportamento di quel genere. La convinzione che tutte, proprio tutte le donne custodiscono nella loro mente subconscia è: “Io non valgo”. Sappiate tuttavia che ,se doveste chiedere proprio a quelle donne che cosa pensano del loro valore, quasi tutte risponderebbero di avere una buona autostima. Perché? Per il semplice motivo che la loro convinzione “io valgo” appartiene a quella parte della mente che è solo 8% e misura il valore con dei risultati (una laurea, un buon lavoro, bell’aspetto). Invece la convinzione “Non valgo” è registrata nel serbatoio della mente subconscia ed è purtroppo quella nella quale la persona veramente crede, ma come svela la parola subconscio, non ne è affatto consapevole. Uno dei modi infallibili dove si possono verificare gli effetti di quella credenza è nella qualità delle relazioni intime durature. Bisogna anche comprendere che nella mente inconscia delle donne sono registrate anche tutte le esperienze delle madri, delle nonne, delle bisnonne che hanno vissuto il rapporto con se stesse in maniera molto difficile sentendosi sottovalutate e di minor importanza rispetto agli uomini. Esiste anche una mente collettiva, come se ci fosse un campo invisibile che accomuna tutti gli esseri umani e anche se le donne oggi possono considerarsi importanti tanto quanto uomini quelle memorie antiche sono ancora presenti e nutrono la convinzione “Io non valgo”. Come uscirne? Il primo passo è riconoscere la situazione in cui la donna vive la violenza psicologica e ammettere a se stessa che quel rapporto e quel comportamento del suo partner non stanno nutrendo il suo valore. Il secondo passo è non illudersi che quella situazione si potrà risolvere da sola e che il partner un giorno cambierà. Se si dovesse entrare in conflitto con il partner, può darsi che lui cambierebbe per un periodo di tempo ma inevitabilmente le cose tornerebbero ad essere come prima. Questo non vuol dire che bisogna sopportare tutto ed essere passive, certe volte uno scontro verbale è necessario. Tuttavia la situazione non si risolve solo con il conflitto. E’ fondamentale che le donne si assumano la responsabilità di lavorare su se stesse evitando di incolpare le circostanze per quello che sta succedendo, e neanche incolpare se stesse. Incontrare il proprio valore autentico è la cosa più importante che le persone possano concedersi. Quello richiede l’investimento di tempo e grande impegno. Ma ne vale ampiamente la pena. La ricompensa è una pace profonda con se stessi, amore per se che non dipende da un risultato esteriore, che esiste a prescindere, indipendentemente dal fatto di essere coinvolti in una relazione o no. Entrare in una relazione di coppia avendo la piena consapevolezza del proprio valore è un’esperienza profondamente appagante. I partner si scelgono perché vogliono stare insieme, non per bisogno di colmare un vuoto. Solo così si è in grado di dare a se stessi e all’altra persona quello di cui ha veramente bisogno. La persona in pieno contatto con il proprio valore avrà accanto a se un partner che le specchierà niente meno di attenzione amorevole, rispetto, cura e reale supporto. Siete pronti ad esclamare: “Valgo solo perché esisto!”.
Perché non vuole impegnarsi?

Uno dei problemi che le persone incontrano quando si parla delle relazioni di coppia è il caso in cui la persona che piace non sembra volersi impegnare. In altre parole sembra che non desideri la convivenza, il matrimonio oppure una famiglia. Quando questo succede spesso le persone descrivono l’altro che fa un passo indietro come qualcuno superficiale, che vuole solo divertirsi, immaturo etc.. Invece la vera ragione non è quasi mai quella. La cosa ancora più complicata è che anche il partner “superficiale” spesso non conosce la ragione per cui non vuole sposarsi o convivere. Oggi vi racconto la storia di una donna che ho conosciuto. La sua storia svela una delle ragioni per cui una donna non vuole impegnarsi. Tenetevi forte. Conosco Maria (il nome è inventato per salvaguardare la privacy di questa persona). Una donna attraente, separata, con due figli sui vent’anni. Lei ne ha una quarantina. E’ un imprenditrice, ama il suo lavoro e ha abbastanza successo. E’ libera e indipendente economicamente e desidera incontrare un uomo con cui crearsi una relazione di coppia. Tuttavia non succede nonostante svariate opportunità (lei è molto corteggiata). La ferita sotto la maschera Mi è capitato recentemente di passare un po’ di tempo con lei perché avevo bisogno dei suoi servizi e ci siamo trovate da sole all’interno della sua azienda. Ad un certo punto, parlando del più e del meno, lei mi confessa: “Sai, io sono stata vittima di abusi in famiglia”. Alzo gli occhi esterrefatta e lei mi dice che aveva bisogno di condividere la sua storia con me perché era a conoscenza del lavoro che faccio. “Avevo 18 anni, mi ero innamorata perdutamente di un uomo e abbiamo iniziato ad uscire. A breve sono rimasta incinta e abbiamo deciso di sposarci. Ero felicissima, pensavo che lui fosse il mio principe azzurro. Ci sposiamo e io mi trasferisco dalla casa dei miei genitori a casa sua, dove viveva anche sua madre. Tornati dal viaggio di nozze, ci svegliamo una mattina e lui all’improvviso si gira verso di me e mi da un forte schiaffo. Ero scioccata, in lacrime, e lui mi minaccia di non dirlo a nessuno se no mi avrebbe uccisa. I giorni passavano e venivo picchiata regolarmente, una o due volte al giorno. Ero piena di lividi ma mai in viso così quando uscivamo nessuno poteva accorgersene. I giorni passavano ed io non sapevo cosa fare. Sapevo che dovevo scappare, ma la pistola che teneva nel cassetto mi faceva tantissima paura. Fino al giorno in cui oltre a me, ha massacrato di botte anche sua madre. La donna era rimasta tutta la notte in fondo alle scale, non potevo aiutarla perché lui aveva picchiato anche me minacciandomi ancora che se avessi aiutato sua madre mi avrebbe uccisa. Il giorno dopo lui era uscito un attimo ed io chiamai mio padre dicendogli di venirmi a prendere immediatamente. Papà capì subito, e con la scusa di voler uscire e vedere mio padre scappai in un’altra città dove mi recai subito dalla polizia e denunciai il carnefice”. Rimasi in silenzio per un po’ di tempo mentre guardavo i suoi occhi. Non ho parole per descrivere che cosa ho provato mentre ascoltavo il film della sua vita. Ho pensato agli sguardi delle persone che si incrociano per strada e ho pensato che ogni persona porta con se il proprio mondo nascosto dietro lo sguardo arrogante oppure rassegnato. Ho pensato alle maschere che si indossano per nascondere il dolore. Con questo articolo vorrei invitare il maggior numero di persone possibile a fermarsi prima di giudicare qualcuno, perché dietro la facciata potrebbe esserci Maria con la sua ferita aperta e non ancora rimarginata e che non riesce ad impegnarsi con un uomo ma non sa bene ancora il perché.
Il segreto dell’attrazione tra l’uomo e la donna

L’ego il nemico di ogni relazione “Ogni anima ha uno scopo ben preciso. Lei vuole spostare e trasformare quella costruzione mentale chiamata ego, ombra o personalità, fatta di convinzioni e emozioni legate ad un’errata interpretazione dei fatti accaduti nell’infanzia” Sono anni che lavoro con le persone e mi occupo di aiutarle a risolvere problemi nelle relazioni di coppia. Osservando e studiando con molta attenzione la mia storia di vita e in seguito i miei clienti, sono arrivata ad una scoperta affascinante che ho scelto di condividere attraverso il mio lavoro e questo articolo, con l’obiettivo che voi possiate avere un’informazione utile al fine di comprendere la verità sul rapporto tra l’uomo e la donna. Dall’inizio della relazione al futuro insieme Generalmente l’attrazione tra l’uomo e la donna si interpreta a livello fisico (lei è bellissima, lui è attraente, mi piace il suo comportamento, lei è femminile). Dopo quella fase arriva la conoscenza reciproca e se l’attrazione c’è i due partner decidono di entrare in relazione. Il desiderio di condividere la vita, è ovvio, non avviene con ogni persona che ci attrae. Se per esempio dovessimo scegliere dieci donne ugualmente belle e in linea con il gusto estetico di un uomo , e se quell’uomo dovesse uscire con tutte e dieci, è matematico che lui non avrebbe desiderio di proseguire la relazione con tutte nonostante la somiglianza fisica, caratteriale e culturale. E’ una questione di chimica? Dov’è il segreto? Tutte le spiegazioni e le interpretazioni che ho sentito non mi hanno soddisfatto. Come per esempio: “E’ una questione di chimica”, oppure “scatta la molla”. Che cosa vuol dire? E’ una questione ormonale o qualcos’altro? Non esiste una spiegazione. Finché non sono arrivata alla scoperta lavorando con le persone ed osservando le cause dei loro problemi in coppia. Quello che andrò a svelarvi toglie il velo dell’illusione legata al romanticismo ed anche da quello che alcuni chiamano la relazione “karmica” ma che in realtà non ha un significato ben preciso. Prima di spiegarvi il perché l’uomo e la donna sentono l’attrazione e decidono di condividere la propria vita con l’altro, bisogna capire innanzitutto qual è lo scopo di una relazione, il quale non è solamente crearsi una famiglia e passare del tempo con l’altro. Quelle sono solo alcune delle ragioni ma non il principale scopo per cui uno sceglie proprio quella persona rispetto ad un’altra. La scelta, quella vera, è guidata dall’anima e sta nel fatto che proprio quella persona possiede nella sua parte mentale, egoica, gli schemi che sono il perfetto incastro con quelli dell’altra persona e che solo quel partner sarà in grado di evidenziare una volta che la relazione passa il periodo iniziale di innamoramento. Questo si riconosce nella fase in cui il partner comincia a mostrare gli aspetti del proprio carattere che non piacciono e quando iniziano i conflitti. In quella fase l’anima gioisce perché spera che la persona in questione riconosca la propria ombra, il proprio ego, la propria personalità costruita, la accetti e scelga di non credere più nel suo dramma, per poter dare spazio a quella parte vera, autentica, di cuore. Wow! Il matrimonio come la radice del problema Che cosa significa tutto questo? Ve lo racconto attraverso il mio esempio personale per farvi comprendere chiaramente come si mostra quella dinamica nella vita di tutti i giorni di tutte le persone. I miei genitori si sono separati quando ero una neonata e crescendo il mio ego ha creato la convinzione che la causa dei problemi e delle sofferenze fosse il matrimonio. Perché l’ha fatto? Per un motivo molto semplice, proteggermi da un’eventuale sofferenza. La separazione dei miei genitori ha creato ovviamente la sofferenza per tutti coloro che ne erano coinvolti e perciò la mente, l’ego, che non conosce il linguaggio del cuore ha individuato la relazione di coppia ed il matrimonio come qualcosa da cui proteggermi. In più ha creato la convinzione che gli uomini fossero inaffidabili. Crescendo avevo dimenticato quasi del tutto che io in verità ero un essere spirituale fatto di amore. Se avessi creduto di più al mio cuore, non avrei dato tutto quello spazio alla mia mente limitata (mio ego) e non le avrei permesso di nutrire quella convinzione. Tuttavia, grazie al pensiero che il matrimonio fosse la radice dei problemi in coppia e che gli uomini fossero inaffidabili, avevo inoltre generato un gran carico emotivo di rabbia, risentimento e tristezza. Quelle convinzioni e quelle emozioni erano diventate così gli schemi, i programmi con i virus, che si erano fedelmente registrati e salvati nella memoria della mia mente inconscia creando i comportamenti automatici, che come risultato apparivano come relazioni che si interrompevano in continuazione. Ricordatevi che la mente è fatta per creare le reazioni automatiche basate sulle convinzioni inconsce e che quella è la causa principale dei malesseri nelle vite delle persone. Gli schemi mentali “Conosci il nemico per poterlo sconfiggere” è una grande verità quando si ha a che fare con gli schemi mentali (egoici). Guardatelo anche con un pizzico di humour perché sono convinta che non bisogna considerare la mente come un nemico. Dall’altra parte è necessario conoscerla per poterla dirigere nella direzione in cui lei potrà essere di aiuto e contribuire al benessere e alla gioia nella vita. Tornando alla mia convinzione che il matrimonio fosse la fonte dei problemi ed osservando la mia vita sentimentale nel passato, oggi è chiarissimo che le relazioni che si interrompevano avevano a che fare con quella convinzione. Tuttavia quello che a me sembrava la causa dei miei problemi in coppia erano, guarda un po’, i miei partner! Perché? Per il semplice motivo che non ero assolutamente consapevole di nutrire quella convinzione e mi giustificavo con il fatto che trovavo le persone sbagliate. Attrazione come un messaggio profondo dell’anima Perché allora ci eravamo attratti? Perché entravo in relazione proprio con quel partner che poi non mi piaceva più e per di più lo accusavo di avermi rovinato la vita? La
Dov’è andato il mio uomo romantico?

Sessualità nel matrimonio Quello che le donne dovrebbero sapere Ah, gli uomini! La loro forza fisica, la loro capacità di farvi ridere, le loro attenzioni esclusivamente per voi, quello che fanno e dicono per impressionarvi, il loro modo protettivo di abbracciarvi mentre camminate per la strada. Prima che vi rendiate conto di quello che sta succedendo, il vostro cuore inizia a battere più forte, il respiro accelera e all’improvviso non sapete cosa fare con le mani. E’ meraviglioso e fa paura allo stesso tempo. Quella forza maschile che ha gli occhi solo per voi nutre il vostro cuore femminile come nient’altro. Quando un uomo vi ama e vi adora come se risvegliasse la migliore versione di voi e all’improvviso diventate così belle come mai prima. Lui ha risvegliato la “bella addormentata”. Davvero, l’amore di un uomo risveglia la bellezza di una donna come nessun’altra cosa. E’ magico! Voi volete essere amate. Adorate quella sensazione che un uomo innamorato risveglia in voi. Ed è per quello che il vostro cuore inizia a tremare mentre guardate i film romantici e ascoltate le canzoni romantiche. In compagnia di un uomo innamorato le donne sono le più belle, le più amate e le più adorate creature. E’ incredibile quello che l’amore di un uomo possa fare alla donna e quando lei lo sente è in grado di rinunciare a tutto per stare con lui, di seguirlo fino al punto più lontano del pianeta. Ogni donna conosce molto bene quello di cui sto parlando. Quando lui comincia a corteggiarvi sembra che il suo animo romantico non conosca nessuna barriera. Lui è in grado di inondarvi di attenzioni e di regali. Voi diventate la cosa più importante della sua vita. Lui vuole sapere tutto di voi e adorate le vostre lunghe conversazioni. Lui sta cercando in tutti i modi possibili di conquistare il vostro cuore. E’ una sensazione bellissima stare in compagnia di quell’uomo romantico che è in grado di far vibrare il vostro cuore. Il risultato è che alla fine voi gli date tutto il vostro cuore (o semplicemente gli date il permesso di rubarvelo). Voi siete convinte che è lui! Siete catturate! E poi? Sapete molto bene quello che succede dopo un po’ di tempo…il grande fuoco della passione si raffredda e la meravigliosa fiaba romantica bruscamente finisce.Quando vi rendete conto che “vissero felici e contenti” non esiste, vi sentite tradite. Le ricerche nell’ambito della psicologia hanno rilevato che un legame passionale inizia a raffreddarsi dopo circa due anni. Che cosa succede dopo? La verità è che se non iniziate a lavorare seriamente per ricreare la passione, il legame e la gioia nella vostra relazione di coppia, loro si spegneranno inevitabilmente. Il vuoto che in seguito si crea sarà molto presto riempito con le vostre lamentele che attirano il suo giudizio. Quello vi porterà a punzecchiarlo che creerà in lui la pulsione a litigare che riaccenderà in voi le ferite emozionali che vi faranno diventare fredde e acide e quello farà sì che lui diventi chiuso e distaccato. Ogni relazione prima o poi arriva a questo scenario che è in grado di distruggere completamente amore. Perché ora tutto gira attorno a sesso? “Ora che mi ha conquistata sembra che non sia più interessato a me. Mi lascia per andare a lavorare, mi lascia quando esce con gli amici, mi lascia quando guarda le partite e va sull’internet. Lui mi ha lasciato! Non mi parla tutto il giorno e quando torna a casa ha solo voglia di fare l’amore.” Vi sentite smarrite come se aveste abboccato all’amo ed ora siete tradite. Quando si arriva a questa fase della relazione la maggior parte delle donne inizia a lamentarsi cercando di cambiare uomo per farlo ritornare ad essere un corteggiatore romantico. Iniziano gli interrogatori: “Perché non passi più tempo con me? Perché non mi stai ascoltando? Perché non metti a posto le tue cose sparse per la casa? Perché non mi stai aiutando? Perché non ci tieni? “ Che cosa si ottiene con questo approccio? Niente…tranne il fatto che il vostro amato uomo si allontana sempre di più desiderando di passare ancora meno tempo con voi. La cosa divertente è che voi vi amate ancora ma sembra che non andiate più d’accordo, non riusciate a connettervi l’uno con l’altra e accendere quel fuoco passionale che all’inizio vi ha uniti. Tutto questo è molto doloroso per entrambi i partner e non deve essere necessariamente così, ve lo garantisco. Sono anche convinta che questo serve ad uno scopo più alto. Potrebbe sembrarvi strano ma bisogna conoscere la verità circa il vero amore. Il vero, autentico amore è quello che fa si che ci si dedichi alla persona amata non avendo le aspettative di come reagirà. Lo scopo dell’amore autentico non è mai essere ricambiati per l’amore che si da e non è influenzato da una giornata pesante oppure dalla mancanza delle attenzioni. L’amore vero inizia quando si esauriscono gli ormoni del romanticismo e quando la persona si confronta con la scelta se investire o no in una relazione di coppia duratura e stabile. Nel momento in cui si pensa che l’amore sia finito e che non si senta più nulla, solo in quel preciso momento il vero, autentico amore può fiorire. Che cosa non comprendono gli uomini? Se vi trovate nella situazione in cui pensate che l’amore abbia lasciato la vostra relazione e che non ci sia più passione è il momento giusto per sperimentare amore vero e autentico invece dell’unione momentanea stimolata dagli ormoni che sembra un grande fuoco ma brucia molto velocemente. All’inizio di una relazione ogni uomo si impegna molto per conquistare la donna che lo interessa. In seguito lui si allontana per poter provvedere e offrire sicurezza alla sua amata. Dall’altra parte la donna si impegna molto per sedurre l’uomo che le piace e poi passa tutta la vita cercando di cambiarlo. Questa è la ragione per cui si genera la gran parte della sofferenza in una relazione di coppia. Gli uomini non
Sessualità nelle relazioni durature e nel matrimonio

Perché lei non mi desidera più? (Quello che gli uomini dovrebbero sapere delle donne) “All’inizio della nostra relazione facevamo l’amore spessissimo. Era appassionante, divertente, si faceva tanto ed io ero molto felice. Ora la situazione è completamente cambiata. Se sono fortunato lei mi fa capire di avere voglia una volta a settimana e certe volte passano le settimane dove non succede nulla. Perché lei non mi desidera più? Sembra che io debba convincerla ogni volta a fare l’amore mentre lei è spesso occupata con qualcos’altro e mi fa sembrare un tiranno che vuole imporle qualcosa che lei non vuole.” Che cosa è successo con quella passione, con quel fuoco, con quel desiderio dell’inizio della vostra relazione quando vi siete appena innamorati? Per voi uomini non è cambiato niente, voi desiderate la vostra amata tutti i giorni, anche tutte le ore. Sembra che più fate l’amore con la vostra donna e più la desiderate. E perché non è lo stesso anche per lei? La verità è che una buona sessualità è di vitale importanza per una relazione duratura, forte, sana e felice. Molti uomini credono che quando entrano in relazione con la donna della loro vita e la sposano, quello sia la garanzia anche per una vita sessuale regolare, duratura e divertente. E molto presto si rendono conto che non funziona proprio così. Il problema sta nel fatto che gli uomini non capiscono che le loro amate non stanno rifiutando loro se rifiutano a fare l’amore. Loro rifiutano i rapporti sessuali se si sentono ferite perché per loro diventa impossibile aprirsi in tal caso. L’intimità non è mai garantita con una donna. Deve essere nutrita quotidianamente con le attenzioni ed il romanticismo. Il problema non è neanche che lei non vi desidera. Ricordatevi che il desiderio negli uomini viene costantemente nutrito con alti livelli di testosterone che fluiscono attraverso ogni cellula del loro corpo. La situazione ormonale delle donne è completamente diversa perciò loro non sentono il desiderio tutti i giorni come voi. Qual’è il segreto del desiderio femminile? Sono le emozioni! Mentre il desiderio negli uomini si accende attraverso lo sguardo ed il contatto, nelle donne si accende attraverso le parole ed il romanticismo. Lei sarà felice ed entusiasta a dare il suo corpo a quell’uomo che sarà in grado di toccare il suo cuore ad un livello molto profondo. Tuttavia neanche quello sarà la garanzia per tutta la vita perché il cuore di una donna deve essere nutrito quotidianamente. Gli uomini dovrebbero instaurare una connessione emotiva con la propria donna tutti i giorni. E sappiate che se lei non riceve quelle attenzioni non sentirà neanche il desiderio di fare l’amore con voi. Il suo cuore è la chiave che vi aprirà la porta per arrivare al suo corpo. Come? Parlate con lei, ascoltatela, permettetele di condividere le sue emozioni con voi e di esprimerle, passate del tempo con lei. Il vostro tocco dovrebbe essere adorante, non sessuale. Mandatele i messaggi durante la giornata. Questo tipo di attenzioni avrà su di lei un effetto molto positivo e farà in modo che i vostri due cuori rimangano collegati. In altre parole, se voi uomini continuate a fare tutto quello che facevate mentre la stavate corteggiando, sarete sempre dalla sua parte e lei sarà vostra per sempre. Solo non smettete MAI di corteggiarla. Ora condividerò con voi le tre cause principali per cui perdete la connessione intima con la vostra amata e per le quali lei non sente il desiderio di fare l’amore. E seguono i consigli su come fare per avere una sessualità che tutti e due volete e meritate. Lei è stanca Oggigiorno quasi ogni donna che lavora recita il ruolo di “Super donna”. Lei è convinta che deve lavorare come un uomo – tutto il giorno, per poi arrivare a casa ed essere quella che si prende cura dei bambini, pulisce la casa tutta la notte ed essere disponibile per il suo uomo. Le ricerche nell’ambito di business coaching dove si sono osservate le donne che ricoprono i ruoli di top management hanno rilevato che quelle donne letteralmente “uccidono” se stesse con il loro stile di vita. Purtroppo è vero. Per riuscire a fare tutto, le donne usano il testosterone come carburante esattamente nella maniera in cui lo fanno anche gli uomini. Peccato che quando il corpo di una donna utilizza il testosterone in quella maniera brucia contemporaneamente anche tutte le riserve di adrenalina. La combinazione tossica di questi due elementi fa in modo che i suoi organi vengano letteralmente bruciati. Le donne moderne oggi vivono in uno stato che si chiama “ l’esaurimento da adrenalina” . Le donne non sono fatte per comportarsi come uomini ne hanno la stessa costituzione fisica e ormonale. Questo non vuol dire che loro non possono ricoprire i ruoli dirigenziali nelle aziende. Vuol dire che se loro lavorano come uomini lo pagano con un prezzo altissimo. Le donne sono cronicamente stanche. Quando un uomo è stanco, lui riposa. Quando una donna è stanca, non si ferma. E quando lei è stanca è impossibile che sia passionale, aperta, interessata e divertente. La risposta è molto semplice. Se la donna sembra stravolta, lei lo è ed ha bisogno di riposarsi. Ha bisogno di una bella dormita notturna, ininterrotta. Se voi uomini volete dimostrarle sinceramene che l’amate, mettere a posto la camera da letto, accendete una bella candela profumata. Mettete una musica dolce come sottofondo, prendetela per mano e portatela in camera. Ditele quanto è bellissima e attraente e che ha proprio bisogno di riposarsi perché avete intenzione di farle vedere domani sera quanto l’amate e desiderate. Datele un bacio e uscite dalla camera. Vi sorprenderà l’effetto che il riposo avrà su di lei e sul suo desiderio e la passione per voi. E’ troppo rumoroso E’ probabile che vi sembrerà strano, ma quello che non sapete è che le donne hanno un’esperienza completamente diversa da voi quando entrano in camera da letto. La ragione per questo sta nel fatto che il loro cervello è
Perché non ci capiamo?

Il segreto di una buona comunicazione nel matrimonio e nelle relazioni durature “Non riesco proprio a comprendere perché non mi capisci!”, dice lei. “ Mi sembra che non mi stai ascoltando, come se parlassi ad un muro!”. “Ed io non riesco a capire come mai non comprendi che ti ho trovato la soluzione al tuo problema! Sempre la stessa storia, non sei mai contenta di quello che faccio e non vedi tutti i miei tentativi di aiutarti!”, dice lui mentre lascia la stanza sbattendo la porta lasciando lei in lacrime. “Ecco, mi sono sposata con l’uomo sbagliato”, sta dicendo a se stessa mentre tiene il suo viso pieno di lacrime tra le mani. “Non sopporto più tutto questo”, esclama pieno di rabbia lui mentre cammina velocemente da solo tra le vie buie della loro città. Ed ecco che abbiamo toccato la bomba atomica che sta per scoppiare, ed è la comunicazione in una relazione duratura. Questo è un tasto dolente soprattutto per l’universo femminile. Tuttavia anche gli uomini ne soffrono parecchio. Una storia, due lingue Oggigiorno si parla molto di comunicazione e sembra che tutti abbiano compreso la sua importanza, perché senza comunicazione le relazioni interpersonali non potrebbero esistere. Tuttavia, solo perché in una coppia si parla questo non vuol dire necessariamente che i due partner si capiscano e che comprendano veramente quello che l’altro stia dicendo. Il problema non sta nel fatto che il vostro amato / la vostra amata non via stia ascoltando. La sfida è che lui / lei comprende qualcosa di completamente diverso da quello che voi state cercando di dirgli / dirle. Anche se apparentemente state parlando nella stessa lingua, in realtà voi comunicate in due lingue completamente diverse tra di loro che parlano con due obiettivi diametralmente opposti. Che cosa sta dicendo lui, di che cosa sta parlando lei? Gli uomini parlano e ascoltano a fine di poter intraprendere una determinata azione e arrivare ad una soluzione. Le donne invece ascoltano e parlano per sentire e creare la vicinanza e la connessione con gli altri. Molto presto, in una relazione di coppia, gli uomini e le donne scoprono di parlare in una direzione opposta di quella del loro partner. E quello è il momento in cui iniziano a notare e a creare i problemi nella loro coppia. Per gli uomini, la comunicazione ha uno scopo ben preciso: dire qualcosa di importante, raggiungere un obiettivo, risolvere un problema, completare una faccenda o un affare e provvedere qualcosa alla propria donna. Loro hanno bisogno di arrivare subito al punto, amano i discorsi con un filo logico. Come parlare con un uomo e farvi capire Per parlare la lingua “maschile”, usate poche parole. Gli uomini usano poche parole per esprimere i loro pensieri. Loro odiano ripetere i concetti. Succede spesso che l’uomo non risponderà neanche quando una donna gli parla. In tal caso potrà semplicemente annuire con la testa perché per lui vige la regola: meno parole, meglio è. E può anche darsi che non vi risponda neanche se non avete qualcosa di concreto da dire. Questo è il motivo per cui gli uomini, alla domanda, “Com’è andata la tua giornata?” rispondono con un semplice “bene”. Niente di più. Dovrete scavare se volete ulteriori informazioni. Questo non vuol dire che lui non abbia fiducia in voi oppure che è arrabbiato con voi, la cosa che invece succederebbe con una donna se le parlaste allo stesso modo. Questo semplicemente significa che lui sta parlando nella sua lingua maschile e per lui quella è la risposta completa. Quel modo di parlare è completamente diverso dal vostro. Noi donne usiamo la comunicazione per creare la vicinanza emotiva con più persone possibili. Più parole usiamo, meglio è. E se la conversazione è lunga, meglio ancora. Per noi non è sempre importante avere un tema preciso ma che gli altri si sentano bene e a loro agio mentre stanno parlando con noi. Noi usiamo il dialogo per prenderci cura degli altri e ci teniamo molto a sentire quello che gli altri hanno da dire. Creare intimità Noi lasciamo molta libertà agli altri di interpretare quello che stiamo dicendo così che succede raramente di offenderli grazie al nostro punto di vista. Ed è proprio quello lo scopo principale per cui una donna comunica: creare la vicinanza e l’intimità con gli altri. In più, noi donne usiamo la comunicazione per poter prendere una decisione, come se ragionassimo ad alta voce. Contrariamente a noi, gli uomini hanno bisogno di ragionare molto bene sull’azione da intraprendere prima di condividerlo con gli altri. Più noi parliamo, meno gli uomini riescono ad ascoltarci. Se continuiamo a parlare, loro diventano sempre più agitati ed alzano la voce chiedendoci di dire a loro chiaramente ciò di cui abbiamo bisogno. Se non lo esprimiamo la loro frustrazione sale con ogni parola che aggiungiamo e diventano nervosi. “Perché mi stai dicendo questo?” “Non ti capisco!”. “Non riesco a comprendere quello che mi stai dicendo perché stai continuando a parlare!”. Gli uomini iniziano un discorso con la risposta. Nella loro lingua questo è il modo più efficace e dimostra le loro capacità. Le donne invece iniziano il discorso con una domanda, per creare intimità. A noi sta molto a cuore quello che gli altri pensano. Gli uomini usano il dialogo per “ concludere una faccenda”. Questo vuol dire che hanno bisogno di finire di parlare e mettersi in azione per riuscirci. Le donne invece usano il dialogo per creare le relazioni. Le relazioni si creano con lunghe conversazioni. Gli uomini amano la parola problema. Come se attraverso quella parola loro dimostrassero il loro lato maschile e le loro capacità. Alle donne non piace la parola problema e tendono ad evitarla. Gli uomini non esprimono le proprie emozioni in un dialogo perché non vogliono apparire deboli. Le donne invece condividono le proprie emozioni con gli altri attraverso lunghe conversazioni perché hanno bisogno di sentire la vicinanza con le persone. Gli uomini pensano ed elaborano i pensieri in silenzio mentre le donne